sabato 28 giugno 2014

La piadina romagnola con crema di melanzane per l' MTC di giugno

Ed eccoci di nuovo qui per l'appuntamento mensile irrinunciabile con l'Mtc.
A sto' giro è toccato a Tiziana, del blog "L'ombelico di Venere", lanciare la sfida.
Sfida raccolta meravigliosamente da tutti i membri della community, visto che mentre scrivo, abbiamo ampiamente superato le duecento ricette! Che colpaccio, cara tiziana!
E in effetti l'impasto per la piadina, proposto da Tiziana è eccezionale: una lavorabilità ed una estensibilità uniche, che si trasformano in un prodotto dal gusto inconfondibile a fine cottura!
Vista la gravidanza che avanza, ho dovuto lottare non poco con la voglia di farcire il tutto con la più classica farcitura da piadina: il prosciutto crudo. Non essendo immune alla toxo è meglio evitare, ma vi assicuro che non è stato facile! Non sono la tipa che si fa prendere dalle voglie più strane e insolite, ma stavolta devo dire che la tentazione è stata fortissima!
Ho comunque pregato il mio maritozzo di farmi avere una piadina con prosciutto crudo e squaquerone appena il pargolo sarà venuto alla luce!!! E' assolutamente la prima cosa che voglio mangiare!
E a proposito di panza che avanza (ammazza che rima!!!) vi aggiorno su un paio di dettagli non di poco conto.
Siamo ormai giunti alla 32-esima settimana di questo meraviglioso viaggio, non manca quindi molto e inizio ad avere anche un po' di strizza per il parto. Sarà che con la lulù ho avuto un cesareo d'urgenza, ma l'idea di un parto naturale mi terrorizza alquanto. Non so gestire il dolore, sono un'ansiosa cronica e il pensiero della sala operatoria mi mette un po' di panico!
Sarà, ma in qualche modo deve pur venir fuori LORENZO!
e nell'attesa che queste settimane passino, mangiate tante piadine!
per realizzarle, seguite la ricetta di Tiziana, così come ho fatto io.  E se decidete di farcirle con una crema di melanzane e straccino profumato alla menta, non ve ne pentirete!



Ingredienti per 6 piadine (dal blog "L'ombelico di venere")
500 g di farina 00
125 g di acqua
125 g di latte parzialmente scremato fresco
100 g di strutto
15 g di lievito per torte salate
10 g di sale fine
1 pizzico di bicarbonato di sodio

  • Fate scaldare al microonde il latte e l'acqua per pochi secondi in modo che siano tiepidi. Lasciate ammorbidire lo strutto mezz'ora circa fuori dal frigorifero. 
  • Su di un tagliere disponete la farina e fate un buco al centro con la mano. 
  • All'interno mettete lo strutto a pezzetti con il lievito, il bicarbonato e il sale, schiacciatelo con la forchetta per ammorbidirlo, aggiungete l'acqua e il latte. La consistenza inizialmente potrebbe essere un pochino appiccicosa e la pasta si attaccherà al tagliere ma impastando per una decina di minuti, cambierà staccandosi e diventando molto morbida e liscia. Se il liquido è troppo poco si sfalda e risulta un po' dura. 
  • Mettete l'impasto in una ciotola e coprite con la pellicola per alimenti. Lasciate riposare 48 ore al fresco, massimo 20°C, se fosse più caldo potete lasciare riposare la pasta in frigorifero e metterla a temperatura ambiente 2 ore prima dell'uso. 
  • Dividete l'impasto in 6 pezzi da 140 grammi circa e formate delle palline, lasciatele riposare almeno mezz'ora. Infarinate appena il tagliere e disponetevi una pallina d'impasto, schiacciatela con la punta delle dita, stendete la piadina con il mattarello girandola spesso in modo che rimanga rotonda. Avrà un diametro di circa 20 centimetri e uno spessore di 0,5 centimetri.
  • Scaldate una padella antiaderente piuttosto larga. La temperatura non dovrà essere troppo alta Cuocete pochi minuti per lato, controllate sempre alzando la piadina con una paletta. Disponete le piadine una sull'altra in modo che rimangano calde mentre le cuocete.
Ingredienti per la crema di melanzane
2 grosse melanzane tonde
1 cucchiaio di olio evo
aglio qb 
basilico qb
sale qb
pepe qb
  • tagliare le melanzane nel senso della lunghezza e adagiarle su di una teglia da forno, ricoperta da carta forno.
  • Cuocerle in forno caldo a 200° per circa 25 minuti, o comunque fino a che la polpa sarà morbida e ben cotta.
  • lasciar intipidire ed eliminare la buccia , che verrà via con molta facilità.
  • nella ciotola del frullatore ad immersione, inserire la polpa di melanzane, mezzo spicchio di aglio, l'olio, il sale e un cucchiaio di olio. azionare il frullatore e frullare fino ad ottenere una crema. Coprire con pellicola fino all'utilizzo.
Farcitura
250 gr di stracchino
menta qb
crema di melanzane
  • Stendere lo stracchino su mezza piadina.
  • Ricoprire il tutto con uno strato di crema di melanzane
  • Ripiegare sopra la metà della piadina e servire calda.

Con questa ricetta partecipo all'MTC di giugno


martedì 27 maggio 2014

Due babà e un'amicizia per l'Mtc di maggio

Questo di maggio è, per me, un MTC un pò speciale. E di motivo ce ne è più di uno.
Inizierei da lei. Lei,che con la  sua minestra ammaritata di aprile si è aggiudicata il titolo per questo mese.
Lei è la mia amica Antonietta de La Trappola golosa. 
Antonietta la conosco bene. Del nostro primo incontro, avvenuto ormai due anni fa, ho parlato qui
L'ho conosciuta durante una delle mie fughe estive verso la mia terra d'origine, che poi è anche la sua. 
Antonietta è un ciclone di generosità e altruismo; una grande donna, genuina,così come la terra da cui proviene. 
Quando poi ho letto della ricetta che aveva scelto, io mi son sentita un tantino chiamata in causa. Ebbene sì, lei ha portato all'onore delle cronache dell' MTC, il re indiscusso della pasticceria partenopea: "o babà"!
E una come me che sul web si chiamare "babà che bontà" ( e i motivi li ho ampiamente descritti qui), come mai poteva esimersi dalla partecipazione? No, non avrei mai potuto rifiutare quest'invito, soprattutto se a farlo è la mia amica!
Ho impiegato non poco a scegliere le creme giuste. I primi caldi e la gravidanza che  avanza mi hanno messo ko, ma alla fine la lampadina si accesa. 
Tra i due magnifici impasti proposti da Antonietta ho scelto quello con pasta madre e glutatione.
mi è sembrata la scelta migliore da effettuare, visto che un babà a lievitazione naturale non avevo mai  avuto il coraggio di sperimentarlo. E posso assolutamente assicurarvi che da oggi questa ricetta rimpiazzerà la mia, ormai collaudatissima. Non avevo mai ottenuto un incordatura così bella per un impasto così tanto strutturato. favoloso!
Ho raddoppiato le quantità date da antonietta, in mdo da ottenere un babà torta, nel caratteristico stampo partenopeo, 5 babà monoporzione mignon e 7 babà monoporzione grandi.
Il babà nello stampo grande l'ho farcito con una crema allo spumante, innaffiando il tutto con lo stesso spumante utilizzato per la crema e aggiungendo qua e là delle fragole, in modo che la loro acidità completassero il dolce. 
Per le monoporzioni,invece, ho utilizzato una crema al fior di latte, molto semplice e delicata, che ben si accosta al gusto deciso delle pesche caramellate. Anche qui un goccio di vodka alla pesca, mi è sembrata la giusta alternativa al rhum.

Vi lascio anche una curiosità: sapete perchè a Napoli si utilizza prorpio lo stampo con le scanalature? perchè questo ricorda nella forma, il Vesuvio e decoralo con crema e frutta, fa pensare ad una fantastica esplosione di gusto!!!

Buona lettura  e un grazie speciale ad Antonietta!

Babà con crema allo spumante e fragole



Ingredienti
560 g di farina 00 forte W400
6 uova grandi
200 g di burro
180 g di latte
50 g di zucchero
100 g di lievito madre rinfrescato
20 g di lievito di birra
1 cucchiaino di sale 

Primo impasto
  • Nella ciotola della planetaria, inserire il lievito madre maturo spezzettato, lo zucchero e 60 g di latte tiepido. azionare la macchina, con la foglia, a bassa velocità, in modo che la pasta madre si sciolga, fino a rendere il tutto una pastella. 
  • Aggiungere poi  2 uova e 240 g di farina e impastare il tutto a velocità 1, fino ad amalgamare gli ingredienti. 
  • Coprire la ciotola della planetaria  e attendere il raddoppio.Il mio impasto ha impiegato circa 2 ore.

Secondo impasto
  • Quando il primo impasto sarà raddoppiato, continuare la lavorazione aggiungendo a questo tutta la farina restante e altre due uova. 
  • Portare la macchina a velocità 2 gradatamente,sempre utilizzando la foglia.
  •  Lasciar andare la macchina fino a che l'impasto non sarà ben incordato. 
  • Aggiungere le ultime uova, una per volta e aggiungere il successivo solo quando il precedente è stato ben assorbito dall'impasto.
  • Aggiungere il burro morbido, ma non in pomata, a pezzetti e gradatamente e aggiungere il pezzo successivo solo quando il precedente è stato ben assorbito dall'impasto. 
  • Durante la lavorazione, l'impasto deve mantenere l'incordatura. lavorare il tutto con la foglia e qualora l'incordatura dovesse cedere, aumentare la velocità della macchina per qualche istante.
  • Per ultimo, in una tazzina sciogliere il lievito di birra con il sale finché diventa una cremina  liquefatta e aggiungere anche questa alla massa. 
  • Al termine della lavorazione, iniziare a lavorare energicamente piegandolo e sbattendolo più volte con il metodo stratch and fold, descritto  qui da Antonietta. Avendo incordato l'impasto in planetaria, basteranno poche battute, solo quelle necessarie a fare in modo che il risultato finale abbia la giusta alveolatura.
  •  A questo punto, procedere alla "mozzatura" dell' impasto. Con queste quantità ho ottenuto 7 babà monoporzione grandi, 5 babà monoprzione piccoli e un babà grande. Quando l'impasto giunge ai bordi degli stampi, procedere alla cottura in forno preriscaldato a 200° per circa 20'.

Per la bagna 
1 lt di acqua
400 g di zucchero1 limone
  • Versare l’acqua in una pentola, aggiungere lo zucchero e la scorza di limone, evitando accuratamente la parte bianca e lasciar sobbollire per 10 minuti.
  • Spegnere, lasciar intiepidire, passare lo sciroppo attraverso un colino a maglie strette e versare sul babà , lasciato nel suo stampo, ancora tiepido.
  • Ogni 15/20 minuti, aiutandosi con un mestolino, raccogliere lo sciroppo sul fondo dello stampo e irrorare di nuovo il dolce. 
  • Continuare così finché non si presenta ben inzuppato e tratterrà lo sciroppo più a lungo, cedendolo sempre più lentamente. 
  • Adagiarlo su un piatto da portata, facendolo scivolare con molta attenzione.

Crema allo spumante

Ingredienti 
350 ml di latte intero
150 ml di spumante dolce
3 tuorli
100 gr di zucchero
25 gr di maizena
25 gr di amido di riso
1/2 bacca di vaniglia
100 g di panna fresca
  • Far bollire il latte con i semi di vaniglia.
  • A parte, lavorare le uova con lo zucchero, fino ad ottenere un composto chiaro. Amalgamare bene e poi aggiungere l'amido di riso e la maizena setacciate insieme. Stemperare il tutto con lo spumante
  • Versare sul composto di uova il latte bollente. Porre di nuovo sul fuoco, mescolare con un cucchiaio di legno e fino a che il composto non si addensi. 
  • Colare la crema velocemente in un contenitore d’acciaio, spolverizzare con zucchero semolato e ricoprire con pellicola. Lasciare intiepidire e porre in frigo.
  • Montare la panna e aggiungerla delicatamente alla crema, facendo attenzione a non smontarla.


Montaggio del dolce
Spumante dolce
gelatina neutra
fragole
menta
Crema allo spumante
  • Dopo aver bagnato il dolce, irrorarlo con lo stesso spumante utilizzato per la crema. la quantità da utilizzare dipende dal gusto. Il mio consiglio è quello di non esagerare.
  • Con l'aiuto di una siringa da pasticcere, riempire il babà di crema, utilizzando il beccuccio lungo e inserendo la crema tra una scanalatura e l'altra.
  • Lucidare con della gelatina neutra su tutto il dolce.
  • Coprire il piccolo foro tra una scanalatura e l'altra con delle fragole. adagiare all'interno del foro dei babà monoporzione piccoli e decorare con ciuffi di crema, fragole e qualche foglioline di menta.

Babà con crema al fior di latte e pesche caramellate





Ingredienti per 7 babà monoporzione grandi
Per la crema al fior di latte
250 g di latte intero
60 g dizucchero
30 g di amido di mais
1/2 bacca di vaniglia

100 g di panna fresca
1 cucchiaio di zucchero a velo
buccia di mezzo limone
  • Far bollire il latte con i semi di vaniglia e la buccia di mezzo limone.
  • Togliere dal fuoco e filtrare.
  • In una ciotola, mescolare lo zucchero con l'amido. Stemperare le polveri con il latte bollente.
  • Porre di nuovo il composto sul fuoco, mescolare con un cucchiaio di legno  fino a che il composto non si addensi. 
  • Colare la crema velocemente in un contenitore d’acciaio, spolverizzare con zucchero semolato e ricoprire con pellicola. Lasciare intiepidire e porre in frigo.
  • Montare la panna e aggiungerla delicatamente alla crema, facendo attenzione a non smontarla.
Per la bagna 
1/2 lt di acqua
200 g di zucchero
1/2 limone
  • Versare l’acqua in una pentola, aggiungere lo zucchero e la scorza di limone, evitando accuratamente la parte bianca e lasciar sobbollire per 10 minuti.
  • Spegnere, lasciar intiepidire, passare lo sciroppo attraverso un colino a maglie strette e versare sul babà , lasciato nel suo stampo, ancora tiepido.
  • immergere i babà monoporzione nella bagna e inzupparli completamente
Per le pesche caramellate
2 pesche
zucchero di canna
  • in un pentolino antiaderente, sciogliere  lo zucchero di canna a fuoco basso, fino a caramellizzarlo. 
  • Immergere le pesche nel caramello, facendo attenzione a non scottarsi.
Montaggio del dolce
Crema al fior di latte
pesche caramellate
vodka alla pesca
gelatina neutra
  • Dopo aver bagnato i babà, irrorarli con la vodka alla. La quantità da utilizzare dipende dal gusto. 
  • Tagliare i babà in due e con l'aiuto di una sac-a-poche, riempire i babà di crema.
  • Adagiare le pesche sui dolci e lucidare con la gelatina.
Con questa ricetta prtecipo all'MTC di maggio




lunedì 28 aprile 2014

Un burger col cuore per l'Mtc di aprile

Questa volta è proprio il caso di dire che anche un burger può avere un cuore!
Per la sfida dell'mtc di aprile, che ha visto, grazie a Cristiana come protagonista il quinto quarto mi son lasciata trasportare dalla moda americana di trasformare un semplice piatto in un paninozzo niente male!
Fin da piccola son stata abituata a mangiare fegato e cuore di vitello, senza lasciarmi minimamente impressionare. Per cui, come sempre sul fil di lana, questa volta vi beccate questo bel burger con cuore  di vitello trifolato e zucchine grigliate al fresco profumo di menta. Buon appetito!



Ingredienti per 10 panini da burger:
120 g di pasta madre rinfrescata e matura (oppure 15 g di lievito di birra)
420 g di farina 0 W260 ( in alternativa una farina 0 per pane con almeno il 10% di proteine; 500 g se con lievito di birra)
210 ml di latte intero (250 ml se con lievito di birra)
25 g di olio evo
25 g di strutto
5 g di sale
5 g  di zucchero
semi di sesamo

Altri ingredienti:
500 g di cuore di vitello
2 zucchine
prezzemolo qb
aglio qb
olio qb
sale qb
aceto qb
menta fresca qb

  • Preparare i panini come segue: nella ciotola della planetaria, inserire il latte, la pasta madre e lo zucchero.
  • Azionare la macchina a bassa velocità, utilizzando la foglia e lasciar andare qualche minuto, fino a che la pasta madre si sia sciolta.
  • Aggiungere la farina e sulla sua sommità il sale. Lasciar andare la planetaria portandola gradatamente alla velocità 1,5.
  • Quando avrete ottenuto un impasto compatto ed omogeneo, montare il gancio e lasciare che l'impasto si incordi alla velocità di 1,5/2.
  • Aggiungere lo strutto e da ultimo l'olio a filo e gradatamente.
  • Fare in modo che l'impasto sia sempre incordato.
  • Lasciar riposare l'impasto 30 minuti circa.
  • Trascorso questo tempo, dividere l'impasto in 10 pezzi da circa 80 g cadauno.
  • Arrotondare ciascun pezzo, in modo da formare il panino e posizionare su di una teglia, ricoperta da carta forno, lasciando un po' di spazio tra un panino e l'altro.
  • Lasciar lievitare circa tre/quattro ore: devono raddoppiare di volume.
  • Appena prima di infornare, spennellare la superficie con un tuorlo leggermente battuto con l'aggiunta di un cucchiaio di latte e ricoprire con semi di sesamo.
  • Cuocere in forno caldo statico a 200° per circa 25 minuti
Per la composizione del panino:
  • durante la lievitazione dei panini, procedere con la preparazione delle zucchine,come segue: con l'aiuto della mandolina, tagliare le zucchine a fette piuttosto sottili e passarle alla griglia.
  • A parte preparare un intingolo con tre cucchiai di olio evo, sale, uno spicchio d'aglio tritato, menta tritata e tre cucchiai di aceto. 
  • quando le zucchine sono grigliate passarle nell'intingolo, in modo che questo possa essere assorbito.
  • trifolare il cuore come segue: in una padella, aggiungere due cucchiai di olio evo e l'aglio. Lasciar imbiondire l'aglio e toglierlo dalla padella. 
  • aggiungervi il cuore a fette e salare. Lasciar cucinare la carne e pochi istanti prima di togliere dal fuoco, aggiungere abbondante prezzemolo tritato.
  • quando i panini si saranno raffreddati, tagliare ognuno di questi in due e riempirne ciascuno con un due fette di zucchine e una di cuore trifolato, alternadoli tra loro.
Con questa ricetta partecipo all' Mtc di aprile 2014


giovedì 27 marzo 2014

Soufflè di pollo con vellutata di zucchine al curry piccante per l'MTC di marzo e un annuncio


immagine tratta da qui
Latito ma ogni tanto torno!
Stavolta, però, sono stata assente giustificata.
E il motivo è dato da una bella notizia, che voglio finalmente lasciare anche qui nella blog-sfera.
Durante le ultime vacanze natalizie, ho ricevuto una bellissima sorpresa: ad agosto, se tutto va come deve, sarò di nuovo mamma e stringerò tra le braccia un bel maschietto!
O per lo meno così sembra. 
Sì, perché un paio di settimane fa, nel giro di tre giorni, questo bebè è stato dapprima "senza alcun dubbio una femminuccia" e poi un maschietto in maniera "inequivocabile"!
E' inutile dire che femminuccia o maschietto, l'importa è che tutto vada bene!!!
Anche perché gli inizi di questa gravidanza, non sono stati per nulla facili: riposo forzato, a letto, e nausee continue. Mi è stato assolutamente proibito di alzarmi dal letto e di affaticarmi in alcun modo.
Ora, finalmente il peggio è passato. Devo comunque riguardarmi, ma almeno posso gironzolare per casa e concedermi anche qualche distrazione in cucina!
E da dove riprendere il filo, se non dall'Mtc? Non mi sarei perdonata di star ferma anche a sto' giro! 
Anche perché la ricetta di questo mese mi ha sempre affascinata, anche se allo stesso tempo spaventata molto. Si tratta della ricetta del soufflé, proposta dalla bravissima Fabiana.
Seppur mediamente complesso nella preparazione, la cottura del soufflé mi ha sempre messo una buona dose d'ansia! Il suo adagiarsi su stesso ancor prima di tirarlo fuori dal forno, mi ha sempre scatenato una sorta di rifiuto interiore sia nel preparalo che nel mangiarlo.
Ma per l'Mtc si fa di tutto, quindi si vincono pure i pregiudizi e almeno si tenta di fare il possibile per ottenere buoni risultati. E devo dire che questa mia versione di soufflé di pollo con vellutata di zucchine al curry piccante mi ha dato veramente tante soddisfazioni: ben spumoso, dorato esternamente e cremoso all'interno.
E poi come sempre, anche a sto' giro ho imparato un sacco di cose, specialmente sulle salse, grazie all'instancabile lavoro di chi sta dietro a questo simpaticissimo giochino virtuale! 
Per la preparazione ho seguito i suggerimenti di Fabiana.
a voi tutti buon soufflé!



Per il brodo
1 l di acqua
1 cipolla
1 costa di sedano
1 carota
1 chiodo di garofano
300 g zucchine tenere
sale grosso qb
250 g di petto di pollo

  • Preparare un brodo, ponendo sul fuoco, l'acqua e le verdure tagliate grossolanamente. lasciare la cipolla intera e inserirvi il chiodo di garofano.
  • Quando avrà bollito per circa 10 minuti, aggiungere il pollo (che a cottura ultimata avrà un peso di gran lunga ridotto).
  • Quando questo sarà cotto, prelevarlo dal brodo e lasciarlo raffreddare.
  • Continuare la cottura quando le zucchine risulteranno ben cotte.


Per il soufflé
250 g di panna fresca
25 g di burro
25 g di maizena
170 g di petto di pollo bollito
30 g di parmigiano reggiano 
5 uova a temperatura ambiente
sale fino qb
pepe nero qb
noce moscata qb
pan grattato qb

  • Preriscaldare il forno a 180°.
  • Imburrare gli stampi e cospargere questi con del pan grattato.
  • Riporre gli stampi in frigo fino al momento dell'utilizzo.
  • In due ciotole, separare i tuorli dagli albumi.
  • Con un frullatore ad immersione, omogenizzare il pollo bollito, aiutandosi con qualche cucchiaio di brodo, precedentemente preparato.
  • In una ciotola, sciogliere la maizena con un po' di panna.
  • Portare a bollore la panna rimanente con sale, pepe e noce moscata.
  • Aggiungere la panna calda al mix di maizena e panna, a filo e mescolando di continuo con una frusta.
  • Aggiungere al composto ottenuto, il burro a pezzetti, fino a suo completo assorbimento.
  • A questo punto, aggiungere i tuorli uno per volta e aggiungere il successivo solo dopo dopo che il precedente è stato assorbito.
  • Unire il parmigiano grattugiato e amalgamare il tutto.
  • Montare a neve fermissima gli albumi.
  • Questa è la fase più importante della preparazione: aggiungere gli albumi montati al composto, adagio. aggiungete piccole quantità per volta, mescolando con un cucchiaio di legno dal basso verso l'alto.
  • Con il composto ottenuto, riempire gli stampi per 2/3.
  • muovere pian pianino gli stampi in modo che il composto si livelli all'interno degli stampi.
  • cuocere in forno caldo a 180° per circa 30 minuti. Non aprire il forno durante la cottura per alcun motivo!!!
  • Servire immediatamente, accompagnato dalla vellutata, preferibilmente nello stampo. Meno lo muovete e meglio è!

Per la vellutata
300 gr di zucchine lesse
30 gr di burro
30 gr di farina 00
brodo qb
1 cucchiaino di curry piccante
  • Con un frullatore ad immersione, omogenizzare le zucchine, che avete cotto precedentemente nel brodo. Si otterranno circa 380 g di passato.
  • In un pentolino, sciogliere il burro e, fuori dal fuoco, aggiungervi la farina, tutta in un colpo. Mescolare con una frusta fino ad ottenere una sorta di cremina senza grumi.
  • Aggiungere al composto due mestoli di brodo caldo, in cui avrete sciolto il curry, e il passato di zucchine.
  • mescolare con la frusta e riportare la pentola sul fuoco. Attendere che riprende il bollore a fuoco lento,continuando a mescolare e spegnere immediatamente.
Con questa ricetta partecipo all'MTC di marzo

venerdì 14 febbraio 2014

Il primo amore non si scorda mai: la pizza simil napoletana a lievitazione naturale

Ma che avete capito? Non sto parlando di uomini! Ma di lievitati!
Sì, perché il mio primo vero grande amore è stato la pizza, quella che a Napoli è buona un po' ovunque, cotta rigorosamente nel forno a legna e con un cornicione bello spesso!
Avrete già letto qui e qui, che non amo la festa di San Valentino.
Non sono affatto la tipa tutti cuori e cioccolatini e il regalo più bello che mio marito mi possa fare oggi potrebbe essere andar fuori per cena, in un posto dove servono una pizza che è una signora pizza oppure potrebbe farmi recapitare una decina di kg di farina particolarmente adatta alla preparazione di una bella pizza fatta in casa.
E' per questo mio amore verso la pizza, dunque, che oggi voglio regalarvi questo post, in cui descrivo passo passo, come realizzare una buona pizza fatta in casa, che chiameremo simil napoletana, perché un prodotto somigliante a quello che mangereste a Posillipo o Mergellina, ma che ovviamente si discosta molto, già solo per il fatto di non essere stato cotto in un forno a legna.
Bastano davvero pochi accorgimenti e un po' di pazienza per ottenere un ottimo prodotto casalingo, che, ahimè, mi faccia sentire di meno la mancanza del paese del sole e del mare!
Quella che vi propongo è una versione a lievitazione naturale, ma tra parentesi avrete le dosi giuste per la pizza con lievito di birra.


Alcuni consigli pratici per la riuscita:
  1. Procuratevi una pietra refrattaria. Oggi se ne trovano anche nei grandi supermercati. Se proprio non ci riuscite, utilizzatela leccarda del forno capovolta e fatta diventare rovente.
  2. Procuratevi una paletta di legno, con la quale infornare agilmente. Potete costringere il marito a farvene una di compensato: è più semplice di quanto si creda. Se proprio non riuscite a convincerlo, va bene anche un tagliere non molto spesso, ma di grandi dimensioni.
  3. Importantissima è la farina. Avrete bisogno di una farina che resista alle lunghe maturazioni, che assorba una buona quantità di liquidi e che vi garantisca un'ottima elasticità dell'impasto finale.Per cui, scegliete una farina che abbia una forza che sia almeno di 300 W e che sia ricca in proteine.  Per quanto mi riguarda ho utilizzato una farina di tipo 0 rimacinata a pietra, con W 320.
  4. Rispettate i tempi di maturazione. Non abbiate fretta, i lunghi riposi tra una fase e l'altra vi renderanno un prodotto ricco di profumi e pieno di gusto.
  5. Per chi volesse utilizzare la pasta madre, c'è bisogno di una pasta bella attiva. Se non dovesse essere così, procedete a tre rinfreschi ravvicinati, come si fa per i panettoni.
  6. Nel post, sentirete parlare di poolish. Il poolish è un preimpasto fatto con le stesse quantità di acqua e farina, a cui si aggiunge il lievito. Fa da prefermento! avendo utilizzato una pasta madre al 50% di idratazione, ho dovuto fare le dovute proporzioni. Per cui sebbene noterete una quantità di acqua differente da quella della farina, a queste dovute aggiungere le quantità corrispondenti, contenute nella pasta madre!!!!

allora siete pronti? mani in pasta e via!!!



Ingredienti totali per tre pizze
550 g di farina 0 W320 ( oppure 700 g se utilizzate lievito di birra)
150 g di pasta madre rinfrescata e matura (oppure 2 gr di lievito di birra)
370 g di acqua ( oppure 420 g se utilizzate lievito di birra)
12 g di sale
10 g di malto d'orzo 
20 g di olio

per il condimento
pomodori pelati qb
olio qb
sale qb
300 g mozzarella fiordilatte 

Giorno 1 ore 8.00: poolish
ingredienti per il poolish
150 g di pasta madre rinfrescata e matura (oppure 2 gr di lievito di birra)
150 g di farina 0 W320 ( oppure 250 g se utilizzate lievito di birra)
200 g di acqua ( oppure 250 g se utilizzate lievito di birra)
 NB: 150 g di pasta madre contengono all'incirca 100 gr di farina e 50 g di acqua)

  • Sciogliere la pasta madre nell'acqua.
  • aggiungere la farina e mescolare bene, al fine di eliminare eventuali grumi. Si deve ottenere un impasto molto liquido.
  • Lasciar fermentare a temperatura ambiente 8-10 ore. fino a che il volume del poolish sarà raddoppiato e in superficie sarà ricoperto di bolle. Attenzione a non eccedere nella fermentazione, altrimenti il risultati finale sarà un impasto molto acido.
Giorno 1 ore 18.00: impasto
ingredienti impasto
170 g di acqua
400 g di farina 0 W320 
12 g di sale fino
10 g di malto
20 g di olio
  • Nella planetaria, inserire il poolish, il malto e l'acqua rimanente. Fare andare la macchina, con la foglia a bassa velocità.
  • Aggiungere la farina, portando la macchina a velocità 1,5/2, in modo che l'azione meccanica della planetaria consenta la formazione del glutine. 
  • Non appena l'impasto tende a compattarsi, aggiungere il sale fintanto che risulti ancora umido.
  • lasciar andare la macchina almeno 4 minuti,  o comunque fino a completa incordatura.
  • A questo punto aggiungere l'olio a filo e gradatamente, aggiungendo la parte successiva solo all'assorbimento della precedente. L'impasto deve rimanere incordato durante tutta la lavorazione.
  • Con l'impasto ottenuto, formare una palla e lasciarla riposare almeno un'ora nella ciotola, coprendo con pellicola.

  • Trascorso questo tempo, dare un giro di pieghe di rinforzo, come segue: 
  • stendere l'impasto in un rettangolo con le mani, portare il lembo superiore verso il centro e sovrapporvi il lembo inferiore. Si ottiene, così, un rettangolo più stretto, di cui ora vanno sovrapposti i lembi destro e sinistro, portandoli verso il centro, come fatto prima. Porre nuovamente nella ciotola a riposare, con le pieghe sotto e coperto da pellicola, per un'altra ora.
  • Dividere l'impasto in 3 pezzi da circa 300 g cadauno. 
  • con ciascun pezzo, formare una palla, avvolgendo bene e mettendo bene in forza.
  • Porre ciascuna pallina di impasto in una ciotola ben oleata e coprire con pellicola.
  • Lasciar maturare l'impasto in frigo, fino alle 14 del giorno seguente.


Giorno 2 ore 14 circa

La prima cosa da fare è tagliare il fiordilatte a pezzettoni e lasciar colare in un colino. In tal modo la mozzarella si asciugherà e in cottura non rilascerà acqua. Questa operazione può essere anticipata al mattino. Alle ore 14 circa, togliere gli impasti dal frigo e lasciarli a temperatura ambiente per circa 5 ore. Il volume dell'impasto deve essere circa il doppio rispetto a quello della sera precedente. solo allora l'impasto può essere cotto .


Giorno 2 ore 19 circa




  • Portare alla temperatura massima il forno (250° per me!), al cui interno è stata posizionata la pietra refrattaria, nella parte più bassa del forno.
  • Quando il forno sarà giunto a temperatura, spolverizzare leggermente il piano di lavoro con della semola, adagiarvi una pallina di impasto e picchiettarla leggermente con i polpastrelli. Insistete nella parte centrale, lasciando la parte esterna piuttosto spessa. Così avrete il vostro bel cornicione cicciotto!
  • Disponete un foglio di carta forno sul piano di lavoro, adagiatevi sopra l'impasto picchiettato e allargatelo con le mani, a partire dal basso, come mostrato in foto, facendo attenzione a non strapparlo. NON UTILIZZATE il matterello, vi prego! Distruggereste l'impasto e vanifichereste le ore di lievitazione!!!



  • Condite la pizza, come meglio gradite. Perla margherita, io ho utilizzato pomodori pelati San Marzano, ridotti a pezzettoni, conditi con olio e sale e il fiordilatte, lasciato colare.
  • Infornate la pizza, adagiandola sulla refrattaria, non eliminando la carta forno. In questo modo eviterete anche di sporcare la refrattaria e riempirvi di fumo!!!
  • Cuocere con il forno al massimo per circa 5 minuti. Trasferite poi la refrattaria nella parte alta del forno, accendete il grill e lasciate cuocere ancora 1 minuto. 

Il risultato è quello che vedete in foto. La mia pizza preferita? Provola e pomodorini, ma del resto cosa c'è di meglio che condividerla con chi si ama.


martedì 28 gennaio 2014

Spezzatino di tacchino ai piselli per l' MTC di gennaio

Sono ancora viva. Tranquilli!
Durante gli ultimi due mesi sono passata attraverso una brocnchite, che prima mi ha reso completamente afona e poi mi ha costretta a letto per tutte le vacanze natalizie.
Ma siccome i problemi sono sempre dietro l'angolo, in attesa di colpirti nel momento in cui sei più debole e fai più fatica ad assestare i colpi, diciamo che sono passata attraverso qualche problema familiare piuttosto importante, che sembra in via di soluzione. Speriamo bene!
A dire il vero, la voglia di mettersi qui a scrivere ha scarseggiato, ma del resto l'appuntamento mensile con l'Mtc non volevo proprio mancarlo!
Per cui eccomi qui, con questo spezzatino di tacchino, per onorare il fantastico gruppo dell'Mtc e in particolare Chiara e Marta, che con questa ricetta a fuoco lento hanno riscosso un successo immane.
In realtà, ci sarebbe dell'altro. Due mesi di silenzio sono davvero tanti, ma qualcos'altro è successo. Cosa? Vi tengo ancora un pò sulle spine, ma giuro che non passerà ancora tanto tempo. Molto presto il mistero lo svelo!
Per ora vi lascio questo spezzatino di tacchino con piselli, al profumo di aceto di mele con crostone di pane ai multicereali a lievitazione naturale. La ricetta che ho eseguito per il pane è la stessa che trovate qui. Questa volta, però, ho dimezzato le dosi! per comodità , la riporto.



Per il brodo
2 carote
1 costa di sedano
1 cipolla
2 chiodi di garofano
1 cucchiaio di olio evo
Sale qb
Acqua qb

  •   Preparare il brodo, portando a bollore l’acqua con le verdure tagliate  e la cipolla intera, in cui siano stati inseriti i chiodi di garofano.
  • Lasciar bollire almeno per un’ora

Per lo spezzatino
800 gr di carne di tacchino tagliata a cubetti
50 gr di cipolla bionda
200 gr di carote
50 gr di sedano
2 cucchiai di olio evo
1 tazzina di aceto di mele
300 gr di piselli freschi  (ho usato quelli del mio orto congelati!)
Farina 00 qb
Sale qb
Pepe qb
Brodo qb

  • Tagliare sedano, cipolla e carote a mirepoir.
  • In una casseruola, meglio se in un coccio, lasciar stufare la cipolla. Attenzione a non farla imbiondire. Lasciar andare a fuoco basso, fino a che la cipolla sarà diventata quasi trasparente.
  • Aggiungere carote e sedano e lasciar andare ancora una decina di minuti, mescolando con un cucchiaio di legno, di tanto in tanto.
  • Nel frattempo, infarinare i cubi di carne, eliminando l’eventuale eccesso di farina.
  • Aggiungere il tacchino infarinato e alzare la fiamma. Mescolare continuamente con il cucchiaio di farina, in modo da evitare che la carne si attacchi alla casseruola.
  •   Lasciar andare un paio di minuti, dopodiché sfumare con l’aceto.  Lasciar evaporare.
  • Aggiungere del brodo , mescolare e continuare la cottura a fuoco lento per almeno un’ora.
  •   A metà cottura (dopo circa mezzora) aggiungere i piselli.
  •  Aggiustare di sale e di pepe e completare la cottura.


Pagnotta multicereali
200 gr di pasta madre rinfrescata (30 gr di lievito di birra)
400 gr di acqua (400-450 gr se con lievito di birra)
200 gr di farina 0  (250 gr se con lievito di birra)
100 gr di farina di farro (125 gr con lievito di birra)1200 gr di farina di avena  (125 gr con lievito di birra)
100 gr di farina di orzo  (125 gr con lievito di birra)
100 gr di farina di kamut
15 gr di sale
6 gr di malto d'orzo

  • Inserire nella ciotola dell'impastatrice 300 gr di acqua, la pasta madre e il malto d'orzo. Montare la foglia (gancio K) e far andare la macchina a bassa velocità, fino al completo scioglimento della pasta madre.
  • Aggiungere le farine e azionare la macchina a velocità 1,5. Far andare fino a che la farina avrà assorbito l'acqua (circa un minuto). Aggiungere il sale, fintanto che l'impasto risulti ancora umido.
  •  Aggiungere l'ultima parte di acqua gradatamente e arrestarsi qualora non ne assorbe più. Ovviamente la quantità di acqua dipende dall'assorbimento delle farine.
  •  Montare il gancio e impastare a lungo, fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo.
  • Lavorare brevemente e riporlo in una ciotola a riposare per almeno due ore, ricoperto da pellicola.
  • Trascorso questo tempo, prendere l'impasto ed eseguire un giro di pieghe di rinforzo, come segue:  
  • Stendere l'impasto in un rettangolo con le mani, facendo attenzione a non far fuoriuscire i gas prodotti dalla prima lievitazione; portare il lembo superiore verso il centro e sovrapporvi il lembo inferiore. Si ottiene, così, un rettangolo più stretto, di cui ora vanno sovrapposti i lembi destro e sinistro, portandoli verso il centro, come fatto prima. Porre nuovamente nella ciotola a riposare, con le pieghe sotto e coperto da pellicola.
  •  Dopo un'ora, dare un altro giro di pieghe di rinforzo. Lasciar riposare ancora un'ora.
  • A questo punto, rivestire con un canovaccio di lino (o anche cotone pesante) due cestini rotondi o ciotole abbastanza capienti. Cospargere il canovaccio di abbondante semola rimacinata (volendo anche farina di riso che brucia meno rapidamente).
  • Riprendere gli impasti e sul piano di lavoro spolverizzato di farina, dare la forma tondeggiante di pagnotta.
  • Porre gli impasti nel cestino (o ciotola), spolverizzare la superficie di semola (o farina) e ripiegare i lembi del canovaccio sulla pagnotta. Sigillare il cestino (o ciotola) con la pellicola.
  • Far lievitare le pagnotte fino a che l'impasto triplicherà.
  • Una volta che l'impasto sarà lievitato, accendere il forno a 250°C e porre al suo interno una piccola teglia con dell'acqua, che fornirà il giusto vapore per la cottura.
  • Quando il forno sarà giunto a temperatura, eliminare la pellicola dal cestino (o ciotola), staccare delicatamente il canovaccio dalla superficie della pagnotta e capovolgere la pagnotta sulla leccarda.
  • Intagliare a piacere.
  • Cuocere per i primi 30 minuti a 250°, poi abbassare a 200° la temperatura e togliere la teglia con l'acqua, in modo da consentire alla crosta di formarsi. Continuare la cottura per ancora 20/30 minuti con il forno in fessura.
  •  Spegnere il forno. Attendere qualche minuto, poi sfornare e far raffreddare in posizione verticale.
Con questa ricetta partecipo all'MTC di gennaio

giovedì 28 novembre 2013

orecchiette alle castagne con scaglie di Montasio per l' MTC di novembre

Svegliarsi al mattino, con una faccia quanto un pallone, non è proprio il massimo della vita. Il problema è che ad uno aspetto più tondegginate del solito, si aggiunge un dolore allucinante! Imbecille di un molare! O forse, imbecille io!
Mi trascino da circa un anno e mezzo con questo molare praticamente ridotto a nulla, tutto spezzato, con ascessi che vanno e vengono.
Il fatto è che la sedia del dentista mi terrorizza. E' più forte di me, preferisco sopportare in silenzio l'infezione piuttosto che ritrovarmi con pinze tra i denti! Ma stavolta il mio molare ha detto stop! basta siamo giunti al capolinea e così mentre voi leggete questo post, io vado avanti ad antidolorifico e antibiotico, causa estrazione urgente!
Il post di oggi vede protagoniste le castagne, ingrediente dell'Mtc di novembre, grazie alla ormai signora Pici e Castagne.
Le castagne: non poteva essere altrimenti, per una neo sposa che porta nel nome questo frutto autunnale, versatile e gustoso.
Ho voluto utilizzarlo per preparare queste orecchiette alle castagne con scaglie di Montasio. Ho utilizzato un Montasio mezzano. La media stagionatura si equilibra ben bene con il profumo conferito alla pasta dalla farina di castagne. Visti questi sapori forti e decisi, queste orecchiette riescono a scaldare anche il cuore in questi giorni di freddo glaciale!


Ingredienti per la pasta (per 4 persone)
140 gr di semola di grano duro
100 gr di farina di castagne
140 gr di semola rimacinata di grano duro
acqua qb

Per il condimento
80 gr di burro
salvia qb
1 spicchio di aglio in camicia
150 gr di Montasio mezzano in scaglie



  • Impastare le semole e la farina di castagne, con tanta acqua quanto basta ad ottenere un impasto liscio, omogeneo e non molto morbido.
  • Preparare la pasta, come spiegato qui, aiutandosi con un coltello.
  • Lasciare asciugare le orecchiette per 24 ore, avvolte in un panno di lino o cotone pesante. 
  • Cuocere la pasta in abbondante acqua salata e condire come segue.
  • Nel frattempo che pasta si cucini, fondere il burro. Ai primi sfrigoli, aggiungere l'aglio e la salvia e tenere su fiamma bassa ancora qualche istante.
  • Togliere il tegame dal fuoco ed eliminare l'aglio.
  • Quando la pasta sarà cotta, colarla e condirla con il burro fuso e le scaglie di Montasio.
  • Impiattare e servire con una spolverata di Montasio.

    Con questa ricetta partecipo all'MTc di novembre