Finalmente vacanze! Strameritate quest’anno! Quanta fatica
fin qui! La stangata finale l’ho avuta con la maturità dalle temperature
roventi! Il fatto di dover interrogare con 38 gradi all’esterno mi ha devastato
non poco….almeno quanto le baggianate che, giorno dopo giorno, ho ascoltato
dalle bocche dei fanciulli maturandi (ormai maturati), che poco apprezzano le
materie scientifiche.
Ma il disprezzo del sapere scientifico sarà argomento di un
altro post a breve. Per cui ora beccatevi questo reportage dalle calorie
stratosferiche, ma dal gusto inimitabile.
Oggi parliamo di melanzane ripiene, o meglio “marangiani cheni”,
così come le chiamano qui a Maruggio.
Vi racconto il mio primo incontro con questa prelibatezza
della tradizione pugliese.
Era luglio del 2006 e da poco io e Maury avevamo preso a frequentarci.
Così, io tutta presa da questa nuova relazione che sembrava andare per il
meglio, mi son catapultata su un intercity rovente e ho raggiunto il mio
principe azzurro in quel di Maruggio. Scesa dal treno a Taranto, ha avuto inizio il mio viaggio in macchina
alla volta del paesello. Sconvolta dal caldo umido e terribile, son rimasta
angosciata dal paesaggio che abbiamo incontrato lungo la strada. Filari
infiniti di ulivi, uno dietro l’altro, la terra rossa e argillosa, che sembrava
quasi bruciata dal sole. Ancora oggi stento ad abituarmi a questo stato quasi
selvaggio del territorio in questione, ma probabilmente la bellezza e la
genuinità dei prodotti di questa terra son dovuti anche a queste
caratteristiche.
Giunti sul posto, mi è bastato davvero poco per riprendermi
dal viaggio: le melanzane ripiene mi aspettavano in tavola, pronte per essere
assaporate fino all’ultimo boccone. E sì, stiamo parlando della prima pietanza
in assoluto che io ho assaggiato in questa meravigliosa terra.
Innanzitutto le melanzane sono leggermente più piccole di
quelle che si trovano nei supermercati e vanno rigorosamente acquistate dal
contadino che ha il suo bel banchetto dinanzi l’uscio di casa. Vogliamo parlare del sapore? Lo definirei
intenso.
Il ripieno? Per quello non potrò darvi le quantità giuste
perché come si dice qui “più ci metti e più ci trovi”….e secondo me molto
dipende anche dal gusto personale (più formaggio, meno pepe, ecc…).
Tenete presente, però, che qualsiasi cosa vogliate
aggiungere, il tutto dovrà avere la consistenza di una polpetta. Non deve
essere né troppo molle, né troppo asciutto, altrimenti la riuscita non è
ottimale.
Buon appetito!
Un ringraziamento particolare a mia cognata Pina, che
nonostante il caldo ha preparato questa bontà e mi ha dato modo di postare la
ricetta!
Ingredienti per 8 melanzane
4 melanzane viola di quelle lunghe
Pane raffermo
Prosciutto cotto
Mozzarella
Uova
Passata di pomodoro La rustica Cirio
Aglio qb
Grana o cacio ricotta
Olio evo (possibilmente pugliese)
Sale
Pepe
basilico
- Innanzitutto, preparare un sugo di pomodoro, facendo dapprima soffriggere dell’aglio in due cucchiai di olio. Aggiungere la passata di pomodoro, salare e far cuocere per circa trenta di minuti a fuoco lento.
- Pulire le melanzane, privandole del picciolo superiore e tagliarle i due nel senso della lunghezza.
- Con uno scavino, ricavare la polpa e tagliarla a pezzetti piccoli. In questo modo si otterranno otto mezze melanzane vuote all' interno. Mettere da parte questi gusci.
- Sbollentare la polpa ottenuta in poca acqua bollente per pochi minuti, giusto il tempo di ammorbidirla.
- Preparare il ripieno, amalgamando tutti gli ingredienti, alla polpa sbollentata, con le uova. Salare e pepare a piacere.
- Con l‘impasto ottenuto, riempire i gusci vuoti delle melanzane. Spolverizzarne la superficie con il pan grattato e friggere in abbondante olio. La melanzana va fatta friggere in un primo momento dalla parte del ripieno e poi dalla parte del guscio. Far sgocciolare su carta assorbente.
- Nel frattempo, riempire con uno stato di salsa di pomodoro una teglia da forno.
- Adagiare le melanzane all’interno della teglia e coprire il tutto con un altro strato di salsa di pomodoro.
- Spolverizzare con un po’ di basilico tritato e passare in forno a 180° per venti minuti circa.