venerdì 6 aprile 2012

Quanti modi di fare e rifare: la pizza di Pasqua a lievitazione naturale


Devo ricordarmi di azionare la sveglia per domattina!"

"Ma no, domani non c'è scuola, possiamo dormire un pò di più!." 

"Non ci sarà il lavoro, ma c'è "Quanti modi di fare e rifare"! E alle otto esatte del 6 di ogni mese si pubblica...non vorrai mica che arrivi in ritardo a quest'appuntamento virtuale tra bloggers!!!!!"

Al che mio marito mi guarda e mi fa "Se si potesse rinviare l'appuntamento sarebbe meglio!"

Partecipo per la prima volta a questa bella iniziativa, organizzata da Anna di "C'è di mezzo il mare" e da Ornella di  ""Il giardino dei sapori e dei colori" e nessuna ricetta poteva essere più appropriata per me, la pizza dolce di Pasqua. Ho visto fare questa pizza da Paoletta e Adriano, lo scorso anno, durante il corso sui lievitati pasquali. 
Ero rimasta estasiata dal profumo che emana questo lievitato, che non possiamo definire, a mio gusto (ma soprattutto a gusto di mio marito!) né dolce, né salato. Mio marito ha divorato questa prelibatezza sia con marmellate varie a colazione, sia a cena con salumi e formaggi.
Divinamente speziata lascia un profumo inebriante in casa e nei giorni seguenti alla preparazione diventa sempre più buona!
Ora, provate ad indovinare quale versione potevo darne io? Ovviamente ho provato la lievitazione naturale!!! 
Ormai, io e la mia pasta madre andiamo alla grande, con buona pace dei vari mulini italiani, di cui compero le farine. Se volete cimentarvi nella preparazione, non esitate e se ne cercate una versione con lievito di birra, passate pure da Federica, la protagonista di questo mese per questa bellissima iniziativa!




Pizza di Pasqua a lievitazione naturale

Ingredienti
150 gr di pasta madre rinfrescata tre volte
400 gr di farina manitoba Molino Chiavazza
75 gr di acqua
3 uova intere
80 gr di burro morbido ma non in pomata
30 gr di strutto
115 gr di zucchero
5 gr di sale
5 gr di cannella
3 gr di semi di anice
10 gr di alchermes 
15 gr di liquore all'anice
10 gr di liquore strega
5 gr di estratto di vaniglia
aroma mandorla amara (facoltativo, ma ci sta benissimo)
zeste di un'arancia e di un limone


  • In una ciotolina, mettere a macerare la cannella, i semi d'anice e le zeste con l'alchermes, l'anice e la strega per almeno un'ora.
  • Nella ciotola della planetaria, inserire la pasta madre spezzettata con l'acqua e metà dello zucchero.
  • Azionare la macchina con la foglia e far andare a velocità bassa fino a che la pasta madre non si sarà sciolta.
  • Aggiungere, poi, tanta farina quanta ne occorre a far incordare l'impasto, portando la macchina a velocità 1,5.
  • NB: tenere da parte due cucchiaiate di farina.
  • A questo punto inserire un uovo, seguito da una parte di zucchero e una di farina, sempre a velocità 1,5. Fare in modo che l'impasto rimanga sempre incordato. Continuare così, alternando uova, zucchero e farina, fino ad esaurire contemporaneamente i tre ingredienti. Tra un inserimento e l'altro, fermare la macchina e pulire bene la ciotola, da eventuali residui di impasto che vi si attaccheranno.
  • Con l'ultimo uovo inserire anche il sale.
  • Aggiungere il burro e poi lo strutto. Entrambi andranno inseriti a pezzetti morbidi e il pezzetto seguente andrà inserito non prima che il precedente sia stato assorbito. 
  • A questo punto aggiungere la mistura lentamente e poca per volta, seguita da uno spolvero di farina messa da parte. La farina dovrà terminare con la mistura.
  • L'impasto dovrà essere sempre ben incordato.
  • Montare il gancio e far andare un minuto a velocità 1.
  • su di un piano imburrato, arrotondare l'impasto e trasferirlo in uno stampo (io ho utilizzato uno stampo da panettone in alluminio) imburrato. Quando avrà raggiunto il bordo, cuocere a 180° per 50'.
  • se durante la cottura la superficie dovesse scurirsi troppo, coprire con carta d'alluminio.
Con questa ricetta partecipo a