martedì 12 febbraio 2013

Le fritole venesiane e .......a Carnevale ogni scherzo vale

Carnevale in filastrocca,
con la maschera sulla bocca,
con la maschera sugli occhi,
con le toppe sui ginocchi:
sono le toppe d’Arlecchino,
vestito di carta, poverino.
Pulcinella è grosso e bianco,
e Pierrot fa il saltimbanco.
Pantalon dei Bisognosi
"Colombina,” dice, “mi sposi?”
Gianduia lecca un cioccolatino e
 non ne da niente a Meneghino,
mentre Gioppino col suo randello mena botte a Stenterello.
Per fortuna il dottor Balanzone gli fa una bella medicazione,
poi lo consola: “E’ Carnevale,e ogni scherzo per oggi vale.”


Gianni Rodari


Pronti a sfidare vento e neve e a sfilare in abiti colorati, con maschere scintillanti?
Qui la neve è venuta giù che è una meraviglia e il paesaggio bianco latte quasi pretende i colori sparluccicanti di questo gelido Carnevale.
Ma paese che vai, usanze che trovi. E a Venezia la tradizione vuole che fritola sia!
Le vetrine delle pasticcerie della magnifica città lagunare, che già da un paio di settimane si è vestita a festa, ne sfoggiano vassoi stracolmi: alla crema, tradizionali, allo zabaione! Ce n'è per tutti i gusti. Ovviamente durante le mie traferte quotidiane, ho fatto qualche assaggio e devo dire che quelle che mi hanmo convinto di più son le tradizionali. Divine quelle mangiate calde in calle Fiubera! In realtà, la versione farcita è un imbarbarimento moderno della tradizione. La vera fritola veneziana è quella di pasta lievitata, arricchita di uvette e pinoli. Le frittelle farcite sono, invece, bignè fritti. Due impasti completamente diversi dunque.
Questa volta ho utilizzato solo lievito di birra. Sì,  lo so ho commesso tradimento verso la mia pasta madre, ma il timore che in frittura, l'impasto non si fosse gonfiato, assorbendo così troppo olio, mi ha fatto desistere dal fare disastri!
Che dite, mi perdonate? Scommetto che se provate la ricetta e assaggiate queste meravigliose frittelle, il perdono sarà istantaneo!!!!
Felice Carnevale a tutti!



Ingredienti
1 kg di farina 00 W330 (in alternativa manitoba del supermercato)
3 tuorli
100 gr di zucchero semolato
400 gr di latte
100 gr di grappa
2 cucchiai di burro morbido
Zeste di un'arancia
Zeste di un limone
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
150 gr di uvette fatte rinvenire nella grappa
100 gr di pinoli (io li ho omessi)
5 gr di sale
30 gr di lievito di birra

Olio di semi di arachidi per friggere
Zucchero semolato qb
  • Innanzitutto far rinvenire le uvette nella grappa.
  • In una ciotola, sciogliere il lievito di birra nel latte tiepido e aggiungere lo zucchero e metà della farina. Amalgamare bene gli ingredienti.
  • Coprire con pellicola e lasciar lievitare per circa mezz'ora. 
  • Aggiungere, poi, tutti gli altri ingredienti, tra cui la grappa in cui sono state ammorbidite le uvette, lasciando però da parte il burro e le uvette.
  • Quando l'impasto sara ben incordato aggiungere il burro molto morbido a pezzetti, sempre impastando e facendo in modo che questo si amalgami bene all'impasto.
  • Alla fine, aggiungere le uvette.
  • Lasciar lievitare l'impasto coperto da pellicola, fino al raddoppio.
  • A questo punto, formare delle palline da circa 50 gr cadauno e far lievitare ancora per circa 30 minuti.
  • Friggere in abbondante olio bollente,  a fuoco medio.
  • Scolarle dall'olio in eccesso e passarle ancora bollenti, nello zucchero semolato. 

Con questa ricetta partecipo al contest di L'ennesimo blog di cucina, "Cre-azioni in cucina di febbraio"