Mi credete se vi dico che se non portavo via i piatti, mio marito avrebbe mangiato anche quello?
Amo molto le carni bianche, ma il ricordo del coniglietto albino della mia compagna di banco alle elementari mi struggeva ogni volta che decidevo di metterne in pentola uno. Poi un giorno mi sono imbattuta nel racconto di Luciano Pignataro e allora mi son decisa!
Luciano Pignataro, critico gastronomico, giornalista e blogger è un guru della cucina partenopea. Il suo racconto mi ha convinta e in barba a tutte le volte che, da bambina, per convincermi a mangiarlo mi dicevano che si trattava di pollo, mi son messa all'opera. Dopo aver faticato un po' per trovare timo e maggiorana fresche, è venuto fuori qualcosa di sublime. Come spiega Pignataro, ci sono due filosofie di pensiero ad Ischia, per la preparazione di questo piatto. Io mi son rifatta a quella occidentale e devo dire che il risultato è stato eccellente, nonostante la mancanza del tegame di creta, che ad Ischia non manca in nessuna casa! Il tegame di creta è fondamentale, ma chi non ce l'avesse utilizzi un buon tegame in acciaio, così come ho fatto io. La prossima volta seguirò il consiglio di Pignataro: con il sughetto, invece che intingere pane a go a go, ci condirò una bella manciata di bucatini!
Luciano Pignataro, critico gastronomico, giornalista e blogger è un guru della cucina partenopea. Il suo racconto mi ha convinta e in barba a tutte le volte che, da bambina, per convincermi a mangiarlo mi dicevano che si trattava di pollo, mi son messa all'opera. Dopo aver faticato un po' per trovare timo e maggiorana fresche, è venuto fuori qualcosa di sublime. Come spiega Pignataro, ci sono due filosofie di pensiero ad Ischia, per la preparazione di questo piatto. Io mi son rifatta a quella occidentale e devo dire che il risultato è stato eccellente, nonostante la mancanza del tegame di creta, che ad Ischia non manca in nessuna casa! Il tegame di creta è fondamentale, ma chi non ce l'avesse utilizzi un buon tegame in acciaio, così come ho fatto io. La prossima volta seguirò il consiglio di Pignataro: con il sughetto, invece che intingere pane a go a go, ci condirò una bella manciata di bucatini!
Breve inciso sulla festa delle donne: non la amo e non la festeggio. Ragazze, svegliamoci.
Lasciamo che il nostro duro lavoro venga onorato ogni giorno dell'anno e che la nostra dignità sia sempre preservata e mai calpestata!
Libera reinterpretazione di questa ricetta
Ingredienti per 4 persone
6 cosce di coniglio del peso di circa 1200 Kg
300 gr di pomodorini del piennolo Casa Barone
maggiorana fresca qb
2 bicchieri di vino bianco secco
70 ml di olio evo Dante Terre Antiche
Olio di semi di arachidi qb
Sale fino Gemma q.b.
peperoncino q.b
1 spicchio d'aglio
700 gr di patate tagliate a rondelle piuttosto spesse
- Versare dell'olio di semi di arachidi in una padella capiente. Quando l'olio è ben caldo, rosolare i pezzi di coniglio da entrambi le parti. La rosolatura deve essere perfetta. Si dovrà formare una bella crosticina.
- Asciugare ben bene i pezzi di coniglio dall'olio in eccesso, con l'aiuto di carta assorbente.
- Chi possiede un tegame di creta, a questo punto trasferisca i pezzi rosolati nel tegame, insieme all'aglio, dopo che l'olio evo previsto sia diventato ben caldo. cuocere per circa dieci minuti a fuoco medio.
- Unire i pomodorini e dopo ancora dieci minuti di cottura, bagnare con il vino.
- Aggiungere la maggiorana e il timo e salare.
- Proseguire la cottura per circa 40 minuti a fuoco medio e tegame scoperto.
- Servire con patate tagliate a rondelle e fritte separatamente.
Io adoro la carne di coniglio, mi piace moltissimo e questa ricetta la proverò di certo!! Ciao
RispondiEliminaIl piatto è presentato benissimo cara..io passo sul coniglio che non mangio. E certo, condivido le tue parole. Ma credo che non ci sia niente di male a festeggiare con un sincero augurio le donne. Tanto chi non le rispetta, non lo farà mai...nemmeno l'8 Marzo. Speriamo nel futuro. Intanto un abbraccio e buonanotte!;-)
RispondiEliminaCiao Spery,
RispondiEliminacome ti ho risposto nel mio blog, certo che puoi partecipare alla nostra cucina aperta "Quanti modi di fare e rifare".
Ti aspettiamo il 6 aprile. Ma, alcuni giorni prima mandaci la foto della tua versione via e-mail, per favore.
A presto
ADORO IL CONIGLIO!!!!!E guarda anch'io avrei fatto fuori il piatto...Troppo buono e gustoso!!!!!! e quella foto con la coscietta ...una tentazione.....
RispondiEliminaComplimenti!!!
Grazie per questa ricetta...e ci credo che hai dovuto portar via il piatto, si vede benissimo dalle foto, Bellissima presentazione e coniglio generoso. A presto. Ciao.
RispondiEliminaAnche io ho una certa resistenza mentale a preparare il coniglio ( quando poi mangio tranquillamente di tutto, ma proprio tutto!!) però questa ricetta mi sembra così ben fatta che dovrò provarla.
RispondiEliminaAnche io non festeggio,sono donna fieramente per 365 giorni l'anno, quest'anno 366!!
ciao loredana
Sono una che prepara il coniglio almeno 1 volta a settimana e ne sono ghiotta. Sai che é un presidio Slow Food,che prevede oltre la qualità delle carni, la rosolatura nella "sartania" e la cottura nel tegame di creta:tu ne hai fatto un'interpretazione magistrale.Foto spettacolari,presentazione succulenta;
RispondiEliminaCiao Chef,
RispondiEliminacomplimenti per l'ottima rappresentazione e per come hai presentato il piatto.
Si vede tutta la maestria del DNA Campano.
ciao Spery
Le foto sono bellissime....e sì, devi assolutamente provare a condire i bucatini...una mia amica ischitana, da cui ho preso la ricetta, mi ha consigliato di abbondare con i bucatini e con gli avanzi farci una frittata il giorno dopo....ed è assolutamente da provare!
RispondiEliminaBaci
Bellissima questa ricettina :-) il pomodorino del piennolo è tipico della mia zona e mi piacciono tantissimo e fatti con il coniglio come fai tu sono la fine del mondo :-D un abbraccio!
RispondiEliminaHo scoperto il tuo blog per caso, wow ma che belle ricette!! Condivido il tuo pensiero sulla festa della donna. Wow la tua ricetta è meravigliosa!! Da oggi divento tua fan!!
RispondiEliminaCiao che bella presentazione e amo da matti il coniglio..un ragù di coniglio con bucatini sono la fine del mondo provalo! A presto!
RispondiEliminaAnche se non mangio coniglio, la presentazione del tuo piatto è davvero invitante. Passo la ricetta alla mia mamy che lo prepara abbastanza spesso e sicuramente gradirà :) Baci, buon we
RispondiEliminail coniglio mi piace molto! Bellissima la foto!!! :) Notte!!!
RispondiEliminadovrei imparare anche io a fare il coniglio perchè mi piace molto.
RispondiEliminaLa tua ricetta è ottima.
baci sabina
Piacciono anche a me le spiegazioni di Luciano Pignataro...mia madre lo cucinava spesso allevava i conigli e poi la domenica li preparava in mille modi per cui riserverei questo coniglio all'ischitana alla domenica.
RispondiEliminafrancesca
bella ricetta e belle foto complimenti...
RispondiEliminaè un pò che nn lo mangio..credo che la prossima volta lo preparerò così! :)
RispondiEliminaChe bella ricetta! La prossima volta lo preparo al marito che gradisce molto! Ciao e buona domenica.
RispondiEliminaAnche a me piace molto non solo il coniglio ma anche la tua ricetta..
RispondiEliminaBuona domenica!!
A me il coniglio non piace tanto, ma l'ho assaggiato all'ischitana e ho cambiato idea ...
RispondiEliminaBuonissimo